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Comicità

Le nozze d’argento di Aldo, Giovanni e Giacomo

redazione

Al 105 Stadium della Fiumara la festa del celebre trio da 25 anni campione di comicità. Sono stati riproposti tutti gli sketch più belli di una carriera unica

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Di Leo Cotugno

Tutto esaurito per quelle leggende di Al, John e Jack, che hanno regalato al pubblico dei fans genovesi due serate e due date da ricordare. Il 18 e 19 marzo al 105 Stadium della Fiumara Aldo, Giovanni e Giacomo hanno celebrato, tra applausi scroscianti, i loro 25 anni di gags inimitabili e grandissimi successi con uno show, “The best of Aldo, Giovanni e Giacomo 2016“, raccoglitore degli sketch epocali degli spettacoli itineranti precedenti: “I corti”, “Tel chi el Telun”, “Anplagghed” ed “Ammutta muddica”.

La festa della comicità che celebra le nozze d’argento: ecco un possibile il sottotitolo della tournée del trio che, iniziata il 25 febbraio, si concluderà il 25 maggio al PalaResega di Lugano. «Un’emozione lunga tre mesi e viva da 25 anni» sottolinea Giacomo, al secolo Giacomino Poretti, «da quando debuttavamo in tv con “Mai dire gol”: Aldo era quello della mosca e dello struzzo, Giovanni impersonava il cammello ed il camaleonte; a me toccò in sorte l’avvoltoio».

«Abbiamo avuto la buona sorte di impattare con un pubblico assetato di novità e che ha trasmesso entusiasmo contagioso alla generazione a seguire. Pensate che ci sono ragazzi che ci amano per le cose fatte quindici o sedici anni fa, quando ancora non erano nati. Eh, questi genitori “ruffiani”: hanno parlato di noi e questi, senza avere mai assistito ai nostri spettacoli, ci adorano in maniera incredibile».

La novità? Il tour all’ estero. Ascoltiamo Giovanni, ormai soltanto anagraficamente Giovanni Storti. «Abbiamo in scaletta l’Eventium Apollo di Londra, il Cirque Royal di Bruxelles il 27 aprile e la serata al Casino de la Allenca de Poblenom di Barcellona tre giorni più tardi. Dopo le tappe ad Empoli, Santa Teresa di Gallura e San Vittore, impareremo tante lingue straniere: soprattutto Aldo, che è molto predisposto!».

The Best of Aldo, Giovanni e Giacomo 2016, per la regia di Arturo Brachetti, è prodotto dalla AgiD, nata nel 1981 a Modena per iniziativa di un gruppo di operatori della cultura e dello spettacolo, tra i quali, con un ruolo determinante nella gestione delle nuove imprese, Paolo Guerra ed Emanuele Rossi. La AgiD, oltre al trio, segue da tempo molti nomi noti su piccolo e grande schermo: Angela Finocchiaro, Raul Cremona, Paolo Hendel.

Manca solo la voce di Cataldo Baglio, alias Aldo. «La scenografia propone un suggestivo Luna Park, l’ideale per tre adulti adolescenti; un metateatrale fatto di giostre, ottovolanti e padiglioni per fare del sano e golardico casino. Uno sfondo molto felliniano, di provincia».

La prima parte dello show ha riproposto al pubblico le gags de “I sardi”. Aldo è stato Sgragghiu, Giovanni ha ritrovato i panni dell’imbranato Nico, Giacomo quelli del Nonno. Alcune delle battute diventate classici: “Non c’è peggiore sordo di chi è sordo veramente”, “Nonno, prima o poi ti spezzo le dita e ci faccio lo shanghai“; “Ti sei bevuto il cervello? Si, è che ci è stato tutto intero nella tazzina da caffè!”.

A fine primo tempo, tra le ovazioni del pubblico, sono ricomparsi alcuni dei personaggi epocali che lanciarono i tre sulla cresta dell’onda in “Zelig” e “Mai dire domenica“: «Ci hanno chiesto a furor di popolo il pupazzo Vomitino, il pianista Bracardi ed il ventriloquo Brainstorming» riprende Giacomo «e Aldo ha aggiunto molto del suo, nominandomi per il ritorno dell’assistente Maria Brandauer». Grande successo per lo sketch de “Il Controllore” da “Tel chi el Telun”, da riassumere anche solo con una battuta:

il controllore chiede il biglietto al passeggero, che lo cerca invano, prima di esibirne uno con cinque timbri. “Ma questo biglietto è pluritimbrato, è stato timbrato più volte!”. Risposta: E allora? L’avrò pagato di più! Il controllore, sempre inflessibile, riprende: “Lei è un ignorante!” “Ignorante ci sarà tua sorella” replica il passeggero. “Ma cosa ha capito, ignorante nel senso che ignora!”. E impassibile il passeggero conclude: “Allora lei è un imbecille, nel senso che imbelle!”.

In 25 anni Aldo Giovanni e Giacomo si sono ritagliati il ruolo di intrattenitori insostituibili del varietà e di protagonisti cinematografici. Il loro primo film, “Tre uomini ed una gamba“, è stato candidato al David di Donatello come migliore opera prima del 2003; di seguito “Così è la vita“, “Chiedimi se sono felice” e “Tu la conosci Claudia?” sono le pellicole record di incassi rispettivamente nel 1998, 2000 e 2004. «La produzione che ci ha più inorgoglito è “La leggenda di Al, John e Jack“, interamente girato a New York ed ambientato nel 1959, con un enorme sforzo produttivo e tecnico», ribadiscono i tre. Poi in un crescendo rossiniano di trionfi con “Anplagghed“, “Ammutta muddica“, “La banda dei Babbi Natale” ed “Il cosmo sul comò“.

Ultimo loro successo “Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo“, film più visto nelle feste del 2014.

L’esibizione è stata accompagnata dalla Grande Orchestra dei Good Fellas, proprio come in “Tel chi el Telun”. Eccoli di nuovo, Al, John e Jack, più che mai tirati a lucido. I siciliani che si sono rimboccati le maniche e hanno fatto Milano, anche se sono arrivati in canottiera.

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